Il seno è la parte del corpo che nell’immaginario collettivo identifica la donna e quando non è esteticamente soddisfacente, nella maggior parte dei casi perchè piccolo o cadente, a seguito di dimagrimento, allattamento o invecchiamento, può comportare disagio e difficoltà relazionali. In questo viene in soccorso la chirurgia estetica, attraverso due interventi sempre più diffusi che incontrano la soddisfazione di molte donne: la mastopessi e la mastoplastica additiva.
Quali sono le differenze?
In estrema sintesi, la mastopessi è l’intervento con cui si procede a un risollevamento del seno, un vero e proprio lifting, come può avvenire per il viso, mediante una ristrutturazione della mammella nel rapporto tra massa ghiandolo/adiposa e rivestimento cutaneo rilassato.
La mastoplastica additiva prevede al contrario l’aumento del volume del seno attraverso l’inserimento di protesi, che va quindi a modificarne anche la forma.
Come scegliere?
La scelta dipende dal difetto da correggere, ma ovviamente anche dalla volontà della donna, che nel Centro SMC San Babila troverà risposta a tutte le sue domande. Ogni intervento ha finalità diverse, ma uno non esclude l’altro, nel senso che alla mastopessi può essere associata una mastoplastica con protesi.
Niente dolore e rapido recupero
In entrambi i casi il dolore post operatorio risulta facilmente controllabile con comuni antidolorifici, sufficienti nei primi 3-5 giorni.
Entrambi gli interventi sono eseguiti in day hospital 24 ore e la ripresa delle normali attività quotidiane può avvenire immediatamente dopo la dimissione, con l’avvertenza di evitare sforzi eccessivi della regione toracica per i primi 15 giorni post chirurgici