Il rinofiller è una tecnica che permette di correggere i difetti e le piccole gobbe del naso mediante iniezioni di acido ialuronico,  evitando quindi di andare incontro a tutti i possibili disagi legati ad un intervento chirurgico.

 

Tecniche d’intervento

Il trattamento consiste nell’infiltrazione di acido ialuronico usando un ago decisamente molto piccolo, quindi tollerato e mininvasivo; la procedura è di breve durata ed il risultato è immediato.

Il recupero è piuttosto rapido, con un gonfiore ed un arrossamento per qualche giorno. Più raramente è possibile un livido.

 

Caratteristiche

L’acido ialuronico è una sostanza normalmente presente nell’organismo, anche per questo non necessita di test di tolleranza, ha capacità di richiamare liquidi, che distendono e conferiscono alla cute un aspetto più fresco. E’ una procedura in cui le irregolarità non vengono ridotte, ma piuttosto riempite, quindi avremo comunque un leggero aumento delle dimensioni del naso, nell’ordine di 1 o 2 millimetri.

 

Indicazioni e sedi di iniezione

L’indicazione sarà quindi per i nasi non particolarmente grandi e comunque valutata insieme al medico. E’ preferibile sottoporsi ad un rinofiller se l’inestetismo è di lieve entità e lo si può correggeresenza dover ricorrere al bisturi.

I filler possono essere iniettati in tre punti, alla radice del naso, per mimetizzare la cosiddetta gobba; in punta, per ottenere un naso all’insù; sul dorso, nel caso di un cosiddetto naso a sella con depressioni o spazi vuoti da riempire.

 

Pro e contro

I pro di questa nuova tecnica sono sicuramente molti più dei contro. Innanzitutto, il rinofiller non è un intervento chirurgico, quindi non c’è bisogno di anestesia; è possibile in ogni caso applicare una pomata anestetica.

In confronto ad una vera e propria chirurgia plastica, il rinofiller è una procedura breve (dai 20 ai 30 minuti), poco invasiva e senza convalescenza.

L’unico elemento negativo del rinofiller è il mantenimento del risultato nel tempo; infatti, il risultato ottenuto da questa tecnica non è permanente come quello che si ottiene da un intervento chirurgico.

 

Consigli e possibili complicanze

È consigliabile aspettare almeno una settimana prima di esporsi al sole o alle lampade solari e per riprendere l’attività sportiva. Il rischio di complicanze è molto basso; la comparsa di noduli cutanei visibili è da attribuirsi ad una tecnica applicata scorrettamente e si può comunque facilmente correggere.

Alberto Bozzolan